Caro energia: il quadro da Anima Confindustria
Caro energia, Anima Confindustria: aziende soffrono per ordini annullati e pagamenti in ritardo.
Il presidente Marco Nocivelli: «Puntare su efficienza energetica e idrogeno, dove la nostra industria è all’avanguardia».
Lo straordinario aumento dei prezzi energetici continua a far salire i costi di produzione delle industrie meccaniche e rischia di soffocare le attività di centinaia di imprese. Si stanno riducendo i margini di crescita di uno dei settori di maggior traino della nostra industria.
L’aumento generale dei prezzi coinvolge in particolar modo le materie prime e i beni strumentali, e l’ultimo rapporto ISTAT fa registrare un aumento dei prezzi alla produzione del 2,8% su base mensile e del 40,1% su base annua.
Una strada possibile per uscire dalla stretta energia-costi-inflazione è quella dell’efficienza energetica, su cui l’industria italiana è da sempre in prima fila: «Dobbiamo ripensare lo schema generale di approvvigionamento delle fonti» prosegue Nocivelli. «Le nostre imprese sono all’avanguardia nel massimizzare l’efficienza e nel creare filiere innovative, come ad esempio quella dell’idrogeno». «Al governo che verrà, chiediamo misure urgenti – insiste Nocivelli – per evitare il collasso di interi comparti produttivi, schiacciati dai continui rincari.
L’export diventa la chiave per riprendere il percorso di sviluppo interrotto dalla guerra e dalla crisi energetica: «Nonostante le difficoltà del contesto mondiale – conclude Nocivelli – la meccanica italiana nell’ultimo anno è rimasta stabile sulle esportazioni, mantenendo l’andamento di crescita del 2021: siamo convinti che l’export possa costituire uno strumento strategico di rilancio per il nostro settore, forte del prestigio di cui la meccanica italiana gode in tutto il mondo».